Valle brembana - valnegra: in posizione centrale ampio trilocale con doppio balcone, esposti a sud, i quali godono di una splendida vista su tutta la vallata. Appartamento suddiviso in ingresso, soggiorno con angolo cottura, balcone, camera matrimoniale, seconda camera con balcone e doppio bagno. L'appartamento è servito da ascensore e nel prezzo è incluso doppio posto auto coperto di proprietà. Completa la soluzione una cantina. Valnegra sembra derivare il suo nome da "negra" oscura, anche se la sua posizione geografica e' tutt'altro che angusta. Gli abitanti di valnegra sono molto industriosi da sempre, seppero coltivare il piccolo territorio comunale a biada, a patate e a gelsi. Ben costruiti furono anche i molti che esercitavano l'arte del carbonaio e che "esportarono" questo mestiere anche fuori provincia e fuori italia. Valnegra, ai piedi del monte torcola, e' un piccolo centro che già nel '400 era autonomo da piazza brembana ed ospitava una comunità contadina dedita allo sfruttamento dei pascoli e dei boschi. Se si pensa al "nigra" che colorisce il nome della valle, non si puo' fare a meno di ricordare i riflessi scuri dei pini che ondeggiavano numerosi al soffio delle brezze che giocano tra le pendici del monte. Esser boscaioli di valnegra, con qualcosa di misterioso nel nome che poteva voler dire esser cresciuti dove bisognava saper dominare eventi difficili, era un titolo di credito nel mercato della professione. Ed infatti la loro abilita' non era inferiore alle aspettative che quotavano al rialzo la loro specializzazione in italia e all'estero. Si spiega così come valnegra una piccola comunità abbia potuto arricchire di opere d'arte la propria chiesa, pur dovendo ricostruire l'antico edificio. Nella storia recente valnegra viene ricordata come prima sede di scuola superiore della valle, sorta nel 1865 nel collegio s. Carlo dell'opera pia gervasoni. Qui si formo' per anni la classe dirigente della borghesia vallare, per cui l'istituzione veniva ironicamente definita "la sorbona di gogìs". Oggi ospita la scuola media intercomunale e c'e' da augurarsi che qualche "oculato" provvedimento ministeriale non intervenga a chiuderla, favorendo l'emigrazione di quanti, anche a costo di sacrifici, abitano la valle che amano, ma non pensano per questo di dover ulteriormente sacrificare i propri ragazzi a prolungati ed assurdi trasferimenti. Le origini del borgo e dei suoi primi abitanti non sono chiare, vista la mancanza di reperti risalenti a particolari periodi storici. È usanza comune credere che tuttavia i primi insediamenti stabili in questa zona siano riconducibili all'epoca delle invasioni barbariche, quando le popolazioni soggette alle scorrerie si rifugiarono in luoghi remoti, al riparo dall'impeto delle orde conquistatrici. In particolar modo si presume che siano stati gli abitanti della vicina valsassina ad arrivare per primi (presumibilmente attorno al vi secolo), come testimoniano alcuni toponimi uguali tra le due zone.