Casa: le giovani coppie cercano il trilocale
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24 Gennaio 2017
Prima casa, primo vero sogno nel cassetto.
Il tetto, per una giovane coppia, è sicuramente considerato il punto di partenza di un percorso a due. Ma lo steso sogno vale anche per chi ha un lavoro, è occupato e, magari, ha anche un lavoro precario. Per questa categoria l’obiettivo di farsi un’abitazione ormai rientra fra le priorità dei suoi primi investimenti concreti. Semmai, il vero ostacolo da superare, è come finanziare questo investimento, quale strumento o prodotto scegliere fra i tanti che il mercato oggi offre, un mercato in cui dominano prezzi bassi e tassi d’interesse al minimo storico.
Giovani coppie, quindi. Per loro la strada è un po’ più in discesa. Se intendono richiedere un mutuo prima casa devono comunque poter soddisfare alcuni requisiti: età inferiore ai 35 anni; reddito complessivo Isee non superiore a 35.000 euro, dove al massimo il 50% dell’imponibile ai fini Irpef dovrà derivare da contratti a tempo indeterminato; nessun diritto di proprietà su altri immobili, fatta eccezione per quelli acquisiti per successione a causa di morte e in uso a fratelli o genitori.
L’abitazione da acquistare, inoltre, non deve superare i 90 mq di superficie e e deve appartenere ad una categoria catastale diversa da A1, A8 e A9, cioè quelle abitazioni considerate signorili o di lusso. Se queste condizioni sono soddisfatte, il mutuatario può beneficiare delle agevolazioni sulla prima casa e ridurre l’Irpef sugli interessi passivi del 19%, percentuale calcolata sull’importo annuo massimo di 4.000 euro.
Ma agevolazioni ci sono anche per i lavoratori precari. Questa categoria può accedere a determinate offerte di mutuo, sfruttando eventuali iniziative finanziarie locali o richiedendo alle banche polizze aggiuntive che prevedano la sospensione delle rate per un periodo prestabilito. Tuttavia, a fronte di un finanziamento così “rischioso”, le banche potrebbero chiedere garanzie aggiuntive quali la presenza, nel contratto che si sottoscrivendo, di un genitore del richiedente a fare da garante. Inoltre, per aumentare le possibilità di concessione del mutuo prima casa se si è in possesso di un contratto di lavoro atipico, è bene richiedere importi non troppo elevati e solitamente inferiori al tipico 80% del valore dell’immobile.
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