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Ape: quanto cosa certificare un'abitazione?

10 Febbraio 2016

Quanto mi costano le bollette di casa mia? E soprattutto quanto mi costa sapere quanto spendo in bollette?

La risposta è tutta in un semplice documento. Ma quel documento, l’attestato di prestazione energetica, l’Ape (quello che una volta si chiamava Ace), oltre ad essere obbligatorio è uno strumento indispensabile per sapere quanti sprechi di energia ci sono in casa nostra e quali sono le soluzioni che potrebbero rendere la bolletta del metano molto meno bollente. Sono sempre di più, infatti, le famiglie che scelgono quella che sarà la propria abitazione sulla base della prestazione energetica dell’immobile.

Ma l’Ape, il documento e la sua redazione che certifica questo valore, ha costi diversi a seconda soprattutto di chi lo propone. In ogni caso, secondo uno studio del portale ProntoPro.it, il sito che fa incontrare domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, il costo medio nazionale di un certificato energetico equivale a 120 euro, ma con importanti variazioni a seconda della città in cui si trova l’immobile da certificare.

Così con l’introduzione dell’obbligo di Certificazione energetica degli edifici, obbligatoria nei casi di locazione, compravendita e per accedere agli sgravi fiscali per le ristrutturazioni volte al conseguimento di risparmio energetico, la figura professionale del Certificatore Energetico è sempre più richiesta.

Il costo della certificazione energetica Ape è legata a diversi fattori. Brevemente questi indicatori sono: superficie totale dell’immobile; anno di costruzione dell’immobile; tipologia dell’impianto di riscaldamento (se autonomo o centralizzato); destinazione d’uso dell’immobile; tipo di isolamento e posizione dell’immobile (se al Nord al Sud o al Centro).

I costi medi della certificazione possono variare dai 100 ai i 300 euro. Attualmente, tuttavia, esiste un metodo semplificato che permette di standardizzare la certificazione per edifici residenziali inferiori ai 1000 mq consentendo così di non pagare troppo.

Gli esperti infatti suggeriscono di diffidare dei certificatori low-cost, visto che spesso questi non effettuano controlli e non fanno sopralluoghi (il sopralluogo è obbligatorio) e il rischio è quello di avere un certificato nullo. Il certificato Ape, comunque, ha validità di 10 anni, ma ovviamente se vengono eseguiti dei lavori di ristrutturazione e riqualifica, se vengono effettuate delle sostituzioni ad esempio dei serramenti e degli infissi per migliorare la coibentazione dell’immobile, il certificato andrà aggiornato.

Chi rilascia la certificazione energetica? Dal 2013 non è più possibile autocertificarsi (prima di quella data in alcune regioni si poteva auto-certificare la propria abitazione in classe G, dichiarando consumi elevati). Sono i tecnici abilitati che possono certificare gli immobili, come gli ingegneri e gli architetti, gli enti pubblici, le società di servizi energetici (Esco).

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