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Canoni di affitto più cari a Bergamo.

04 Maggio 2017

Il mercato degli affitti riprende vivacità: crescono domanda (+2,1%) e offerta (+1,3%). Anche i prezzi riflettono questo nuovo andamento del mercato delle locazioni e registrano un aumento dell’1,2% in un anno. In Lombardia i prezzi sono aumentati dell’1,7% in un anno, portando il canone medio per un bilocale a 720 euro. A Bergamo, in particolare, i canoni sono cresciuti di più, quasi il doppio della media regionale e hanno fissato l’incremento a un +2,2% nell’ultimo anno.

Così, se il 2016 si è concluso come un anno positivo per le compravendite, lasciando più che intravedere segnali di ripresa, il mercato degli affitti gode di buona salute e si conferma più dinamico. Secondo le rilevazioni dell’Ufficio Studi di Immobiliare.it in un anno l’offerta di immobili in locazione è aumentata dell’1,3% e la domanda ha fatto meglio, crescendo del 2,1%. L’incremento più consistente delle richieste ha portato i prezzi a proseguire sulla strada della crescita, segnando un +1,2% negli ultimi dodici mesi.

«Questi numeri mostrano come l’affitto, in Italia, stia sempre più diventando una forma abitativa concorrenziale rispetto all’acquisto di un immobile – ha spiegato Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it –. Per comprare la prima casa è ormai consolidata l’abitudine di attendere che si costituisca un nucleo familiare e, fino ad allora, si preferisce la locazione. Sul fronte dell’offerta, oggi i proprietari hanno sempre più strumenti per tutelarsi, dalla fidejussione fino alle polizze contro la morosità: così chi non era pronto a vendere e preferiva tenere sfitto il suo immobile, ora è portato a rimetterlo sul mercato».

Città come Bergamo, del resto, è proprio fra le città in cui tradizionalmente il mercato degli affitti è sempre stato più vivace per la presenza di studenti universitari, che stanno trainando l’intero settore insieme alla domanda della fascia di utenti legati alle imprese, come manager e dirigenti.

Guardando, ad esempio, alle dieci città italiane più care, l’offerta di immobili in locazione sta aumentando in tutte, con un picco del +3,1% a Bologna, seguita da Bolzano (+2,8%) e Como (+2,6%), località che attraggono anche un’utenza straniera. Per la domanda, invece, Milano batte tutti, con un incremento annuale del 3,1%; al secondo e al terzo posto Bologna (+2,7%) e Roma (+2,6%).

Rispetto a febbraio 2016 i canoni di locazione, secondo le rilevazioni di Immobiliare.it, hanno registrato un incremento dell’1,2%, seppur più contenuto rispetto allo scorso anno (+1,7%). L’andamento dei prezzi non è uniforme in tutta l’Italia: se in alcune regioni è più visibile un trend di stabilità, in altre si rilevano oscillazioni più forti. La spesa mensile per affittare in Italia un bilocale da 65 metri quadrati è pari mediamente a 570 euro.

Nella classifica delle regioni il Lazio, trascinato dal peso della Capitale, si riconferma quella più cara: per prendere in locazione un bilocale tipo, qui si spendono in media 740 euro. Terza la Toscana, con costi medi pari a 680 euro. Ultima in classifica il Molise, dove il costo medio di un bilocale è sceso a 330 euro al mese; segue la Calabria con 380 euro. Guardando alla classifica delle dieci città più care, i nomi sono rimasti invariati, rispetto allo scorso anno, e qualche cambiamento si è rilevato solo nelle diverse posizioni occupate nella top ten.

Regina del podio, così come per i prezzi degli immobili in vendita, è Firenze: qui si arrivano a spendere 600 euro per un monolocale e fino a 1.120 euro per un trilocale.

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