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Casa e leasing: ora la casa si compra così.

13 Febbraio 2017

È appena iniziato un anno nuovo e per chi intende o è orientato a comprare casa si ripropongono molte e nuove formule per realizzare il proprio sogno di una prima abitazione o di una residenza nuova.

Formule giuridiche e strumenti finanziari completamente innovativi nelle loro proposte, ma che mirano tutti ad agevolare l’obiettivo: comprare più facilmente la prima abitazione.

Spunta fra queste una formula decisamente innovativa. Decisamente dominante nel settore dell’auto, questa formula è stata ulteriormente ampliata nei suoi vantaggi, per il settore delle abitazioni: debutta il leasing finanziario come strumento per l’acquisto della prima casa. In pratica, l’inquilino-futuro acquirente dell’abitazione paga un affitto a una banca o a un intermediario finanziario (una società finanziaria), che di fatto acquista la casa e ne detiene il possesso per un periodo di tempo fissato nel contratto, al termine del quale vende all’inquilino se ne fa richiesta (a un prezzo prefissato).

Se l’inquilino-acquirente recede prima della scadenza, l’immobile resta alla banca. Particolari gli sconti previsti per le giovani coppie con meno di 35 anni e reddito fino a 55mila euro: detrazione del 19% sul prezzo di affitto fino a un tetto di 8mila euro l’anno, sul prezzo di acquisto fino a 20mila euro.

Ma andiamo con ordine e partiamo subito dai conti concreti per dare un’idea precisa e quantificabile di questa nuova opportunità. Per una casa, un’abitazione o un immobile del valore di 120mila euro al tasso del 3%, versando un anticipo di 18mila euro e un maxicanone finale da 24mila, si spendono 132.802 euro in 20 anni. La cifra è al netto delle detrazioni fiscali. Il totale salirebbe a 144.418 euro se, anziché al 3%, il tasso d’interesse fosse ipotizzato al 4%.

Costo del denaro, quindi un po’ più caro di un tradizionale mutuo ipotecario, ma alla fine anche qui i vantaggi non sono da sottovalutare. Vediamoli, quindi. Primi fra tutti gli sconti fiscali. Chi sottoscrive un contratto di leasing può ottenere una detrazione Irpef del 19% per un massimo di 8mila euro annui per i canoni periodici mensili; ma che salgono a 20mila euro che vanno calcolati invece sul prezzo finale versato a titolo di riscatto.

Questa possibilità per acquistare casa, prevede infatti di chiedere che ad effettuare l’acquisto non sia direttamente il privato, ma sia una società di leasing o un istituto bancario. L’attività di leasing viene infatti esclusivamente riservata alle società finanziarie e agli istituti bancari, che concedono poi l’immobile in uso al soggetto interessato all’acquisto, a fronte del pagamento di un canone periodico (una specie di canone di affitto).

Una volta scaduto il contratto di leasing, esattamente come per le auto, chi lo ha sottoscritto potrà decidere se rinnovare il contratto di leasing; riscattare l’immobile (quindi decidere di acquistarlo), diventandone il proprietario, versando il residuo del valore del bene, detratti i canoni già pagati oppure, ultima possibilità, potrà decidere di abbandonare l’immobile e quindi lasciarlo alla società di leasing o alla banca con cui ha stipulato il contratto di leasing.

L’immobile può ancora essere da costruire. Allora il contratto di leasing può essere differenziato in funzione del fatto che l’appalto per la costruzione dell’immobile sia stipulato tra la banca o società e un’impresa costruttrice o direttamente dal futuro proprietario con l’impresa costruttrice.

Le detrazioni fiscali sono di fatto il motore di questa nuova formula d’acquisto vincolate ad alcuni requisiti. Per ottenerle si richiede che chi acquista l’immobile, entro un anno dalla consegna, lo destini a prima abitazione, trasferendovi quindi residenza e dimora principale.

Chi compera casa, poi, non deve avere più di 34 anni: la detrazione fiscale per chi ha già compiuto 35 anni, verrebbe infatti dimezzata: 4mila euro è la detrazione sui canoni e 10mila euro quella sul riscatto. Ultimo requisito: non si deve avere un reddito complessivo superiore a 55mila euro.

Alla compravendita, viene poi previsto uno sconto aggiuntivo: l’imposta di registro, nel caso in cui l’utilizzatore sia un soggetto “prima casa”, sarà pari all’1,5%. Le imposte ipotecaria e catastale verranno, invece, applicate nella misura fissa di 50 euro ciascuna. Al momento del riscatto, infine, si dovranno pagare le normali imposte di registro, ipotecaria e catastale, di euro 200 ognuna.

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