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04 Maggio 2017
Una spesa media per famiglia di almeno 145 euro, se si risiede in Lombardia. Se abita a Bergamo, ci vogliono 5 euro in più, almeno 150 euro per compilare l’attestato di prestazione energetica. Il documento non è solo importante per conoscere il livello di efficienza dei propri impianti termici, caldaie e caloriferi. Ma è obbligatorio nel caso di compravendita di una casa o di un appartamento.
Il tema è diventato urgente anche perché con la proroga delle detrazioni fiscali del 65% per chi vuole migliorare l’efficienza energetica del proprio immobile, ha portato sempre più cittadini ad intraprendere questo tipo di lavori.
Ma il primo passo per riqualificare un’abitazione è la verifica del suo reale consumo, informazione che si ottiene attraverso la compilazione dell’attestato di prestazione energetica. Secondo i dati dell’ Osservatorio di ProntoPro.it, nel 2016 in Lombardia il costo medio regionale di un certificato di prestazione energetica è stato pari a 145 euro, perfettamente in linea con la spesa media nazionale.
Prendendo a campione un bilocale di 79 metri quadrati emerge che tra le province lombarde, Milano è la città in cui si spende di più: qui per un certificato energetico bisogna spendere 160 euro. A seguire le città di Cremona (155 euro), Sondrio e Bergamo, appunto, almeno 150 euro.
Dal lato opposto della classifica, invece, vincitrici a pari merito per convenienza le province di Varese e Lecco, città in cui il certificato energetico costa 135 euro.
Ma questo “vincolo” dell’attestato, e con la crescente consapevolezza da parte dei cittadini, sempre più informati e attenti ai criteri di sostenibilità ambientale ed efficienza energetica, aumentano anche le opportunità di lavoro per i certificatori energetici.
Questa professione è accessibile con moltissimi titoli di studio: le lauree che abilitano all’esercizio sono quelle in Architettura, Ingegneria, Fisica, Matematica, Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale, Scienze e tecnologie per l’ambiente e il territorio, Scienze chimiche, Scienze della natura, Scienze e tecnologie agrarie, Scienze e tecnologie della chimica industriale, Scienze e tecnologie forestali e ambientali, Scienze e tecnologie geologiche e Scienze geofisiche.
Ma può esercitare la professione di certificatore energetico anche chi ha conseguito un diploma di perito industriale, di istruzione tecnica nel settore tecnologico, chi si è diplomato come tecnico superiore - Area efficienza energetica, perito agrario o agrotecnico e geometra.
Oltre al titolo di studio è necessario seguire un corso della durata media compresa tra le 70 e le 80 ore, sostenere un esame e iscriversi all’albo dei certificatori energetici. Il costo e i contenuti del corso variano a seconda degli organizzatori e della scelta tra corsi online e offline.
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