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26 Maggio 2015
L’Agenzia delle Entrate ha appena pubblicato la nuova Guida alle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie.
Ristrutturare casa? Spesso queste due parole bastano a far mettere le mani nei capelli alla maggior parte delle persone: muratori, polvere, lavori di vario tipo, tutti elementi da mettere in conto.
Certo, bisogna tenere presente l’obiettivo finale: un immobile ristrutturato che rispecchia i vostri desideri. Riorganizzare gli ambienti della casa, guadagnare spazio per una lavanderia o per creare una cabina armadio, cambiare le destinazioni d’uso delle stanze e alzare qualche parete divisoria per ottenere la cameretta dei bambini: i motivi che spingono a compiere questo passo sono tanti e tutti validi. Inoltre c’è un importante incentivo che può aiutare a prendere la decisione di ristrutturare casa, in particolare se lo si fa entro il 31 dicembre 2015: realizzare degli interventi edilizi comporta infatti un vantaggio dal punto di vista fiscale.
L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato a gennaio la versione aggiornata della Guida alle agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie: la Legge di Stabilità del 2015 ha prorogato la detrazione fiscale del 50% fino al 31 dicembre di quest’anno, confermando il limite massimo di spesa di 96.000 euro per unità immobiliare; invece dal 1° gennaio 2016 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare. A prescindere dalla somma spesa per i lavori di ristrutturazione, la detrazione va calcolata su un ammontare complessivo non superiore a 10.000 euro e deve essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
Possono usufruire della detrazione sulle spese di ristrutturazione tutti i contribuenti assoggettati all’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, l’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato; l’agevolazione spetta non solo ai proprietari degli immobili, ma anche ai titolari di diritti reali o personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi e che ne sostengono le relative spese.
Inoltre può usufruire della detrazione anche il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile interessato dai lavori di ristrutturazione, purché sostenga le spese e siano a lui intestati bonifici e fatture.
Vediamo ora di chiarire per quali opere spettano le agevolazioni. In primo luogo, ne hanno diritto coloro che stanno realizzando o hanno in programma interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, effettuati su tutte le parti comuni degli edifici residenziali.
Per quanto riguarda le singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, la detrazione interessa le spese sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, per le opere di restauro e risanamento conservativo e per i lavori di ristrutturazione edilizia. Otterrete inoltre le agevolazioni fiscali se realizzate un garage o dei posti auto pertinenziali, anche di proprietà comune, se eliminate barriere architettoniche, installando ascensori o montacarichi, e se mettete in atto misure utili a prevenire violazioni domestiche, per esempio apponendo grate alle finestre.
A proposito di nuove tecnologie, vengono annoverati nell’elenco gli interventi per la cablatura dell’edificio, per il contenimento dell’inquinamento acustico e quelli per il risparmio energetico basato su fonti di energia rinnovabili.
Infine si può chiedere la detrazione se si adottano misure antisismiche, nel caso di bonifica dell’amianto, di riparazione di impianti insicuri e di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi.
Lo spettro degli interventi per i quali si può usufruire delle agevolazioni fiscali è quindi davvero molto ampio: basta fare mente locale sul lavoro di ristrutturazione che dovete realizzare, informarsi attentamente sulla procedura da seguire e molto probabilmente potrete fare domanda. Poi non vi resterà che affrontare con pazienza i lavori, pensando ai vantaggi e al risultato finale.
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