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03 Maggio 2016
Ribasso dei prezzi, maggiore disponibilità delle banche ad erogare mutui e tassi particolarmente vantaggiosi hanno rimesso in moto il mercato immobiliare. E’ un dato di fatto ormai confermato di trimestre in trimestre.
Se a livello nazionale le compravendite residenziali nel 2015 sono state 444.636 con un aumento del 6,5% rispetto al 2014, sul territorio bergamasco, in base ai dati comunicati dall’Agenzia delle Entrate, il numero delle compravendita a fine 2015 è stato di 1.260, con un aumento rispetto al 2014 di quasi un +9,5%. Un trend che si allinea alla media registrata dagli altri capoluoghi della Lombardia, con Brescia che ha fatto segnare un +14% (1.729 compravendite) o Como con un +14,1 (800 contratti siglati), oppure Milano con un +13,4% (18.035 atti trascritti).
Del resto tutte le principali città della Penisola hanno mostrato volumi in aumento, con incrementi che variano fra i record del 17,6% di Bari su base annua, seguito dal 13% del capoluogo siciliano. Con quasi 27.400 compravendite, Roma è invece la città che fa segnare il maggior numero di transazioni e, allo stesso tempo, l’andamento più stabile con un rialzo dello 0,8%.
Ma il dato più importante che emerge dall’analisi del Centro studi di Tecnocasa sulle compravendite, realizzato nel secondo semestre del 2015, è che il 53,2% degli scambi sono stati effettuati da famiglie, o da persone comunque coniugate. Il dato risulta sostanzialmente invariato rispetto ad un anno fa.
Altro dato: nella seconda parte del 2015 il trilocale è stata la tipologia più acquistata dai coniugi con il 31,8% delle preferenze, a seguire ville, villette, case e tutte le tipologie indipendenti e semindipendenti che nel complesso raggiungono il 21,1% delle compravendite, mentre al terzo posto ci sono i quattro locali con il 20,4% degli acquisti. Anche in questo caso non si verificano particolari variazioni di trend rispetto al secondo semestre del 2014.
Secondo dato decisamente interessante: prevale ancora l’acquisto dell’abitazione principale (67,5%), ma resta sempre in forte evidenza l’acquisto della casa come investimento (21,3%). Mentre spunta in crescita la casa vacanza (11,2%). Rispetto al secondo semestre del 2014 si registra un lieve aumento delle percentuali di acquisti di casa vacanza e per investimento che un anno fa si attestavano rispettivamente al 9,7% e al 20,8%.
Nel 53,2% dei casi i coniugi hanno acquistato grazie al ricorso di un mutuo bancario, mentre il 46,8% delle transazioni è avvenuto in contanti. Percentuali molto simili si registravano un anno fa quando gli acquisti con mutuo erano il 52,6% del totale e quelli senza mutuo erano il 47,4%.
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