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Ecobonus: confermati per chi ristruttura o riqualifica casa

29 Ottobre 2015

La qualità entra in casa, spinta anche per il prossimo anno 2016 dagli sconti fiscali e dagli eco-incentivi.

La legge di Stabilità che il governo ha approvato giovedì scorso ha infatti confermato le agevolazioni fiscali del 50% per le spese sostenute per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per le spese di riqualificazione energetica della propria casa. E sono misure importanti per il portafoglio di una famiglia.

Perché riqualificare sotto il profilo energetico la propria abitazione significa non solo recuperare sulle tasse i costo sostenuti, ma anche tagliare i costi per mantenere la casa. Tanto per fare due conti, fra una casa costruita “male”, senza tenere conto di riferimenti, parametri e criteri di risparmio e di efficienza energetici, e una casa costruita “bene” passa una differenza in bolletta da pagare in più di 1.500-2.000 euro l’anno.

Un dato significativo preso sempre più a base di un nuovo modello di costruire. Il governo ha capito la portata di questa innovazione e nella cartella intitolata Legge di Stabilità 2016, è comparso un fascicolo con le misure vecchie e arricchito con le nuove per la casa, il cosiddetto pacchetto fiscale degli ecobonus. Prima conferma quindi è quella del pieno credito d’imposta nella misura del 65% per gli interventi di riqualificazione energetica. Significa che ogni intervento edilizio (dall’isolamento, al cappotto alla casa, al cambiamento degli infissi) che porta beneficio in termini di risparmio energetico o ogni sostituzione di impianti termici (caldaie) o elettrici (ricorrendo a fonti rinnovabili di energia) che tagliano i consumi di energia possono usufruire del credito d’imposta su quanto speso fino al 65% dell’importo sborsato.

Altra certezza: resta anche il bonus del 50% sulle spese sostenute per semplici interventi di ristrutturazioni edili.

Con le novità 2016, se confermato nella conversione in Parlamento della manovra, sarà esteso anche alle giovani coppie che vivono in affitto. In particolare si tratta della proroga del bonus mobili e dell’introduzione di un nuovo provvedimento pensato ad hoc per le giovani coppie per l’acquisto di arredo senza vincolo della ristrutturazione.

Atteso inoltre il rinnovo, ampliandola, della disposizione già in essere del bonus mobili, che prevede la detrazione dall’Irpef del 50% delle spese, fino ad un massimo di 10.000 euro, per l’acquisto di arredi ed elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Da quando è entrato in vigore il bonus, ovvero settembre 2013, sono stati recuperati 1,8 miliardi di fatturato, con un gettito di Iva inaspettato di 360 milioni di euro. In particolare, poi, sta emergendo anche l’opportunità di introdurre un bonus fiscale del 50%, svincolato dalle ristrutturazioni, per le famiglie degli under 35 che acquistano arredi, per incentivare le giovani coppie italiane negli investimenti di arredo nella propria abitazione.

Ma il lavoro di ampliamento delle misure fiscali va ben oltre la conferma dei “vecchi” strumenti di incentivi.

La prima vera e più importante novità riguarda la possibilità di accedere agli ecobonus anche ai condomini, immobili fra i più vetusti e per questi fra gli edifici più energivori oggi esistenti. In particolare, ai condomini che avviano interventi di efficienza energetica verrebbe introdotto il nuovo meccanismo della certificazione energetica.

Questo documento consentirebbe alle imprese, facendo ricorso alle Esco, le energy service company, di anticipare risorse e progetti per gli interventi di riqualificazione. Non solo: ai condomini questa possibilità consentirebbe di pagare gli investimenti di efficientamento energetico direttamente in bolletta, scalando senza un ulteriore esborso i risparmi che ne deriverebbero dal minor consumo di gas metano. Insomma, il risparmio che ne deriva va a ripagare direttamente l’investimento sostenuto. Senza più sborsare un solo euro.

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