Corsa agli affitti: mercato in ripresa.
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28 Novembre 2016
Pensionati sempre più protagonisti del nuovo mercato immobiliare.
Primo fronte: la casa come un’opportunità dove poter investire i propri risparmi. I tassi d’interesse ancora bassi e il proprio tesoretto lasciato in banca o depositato in qualche titolo di Stato non garantiscono più quella piccola e minima rendita che poteva essere sufficiente per soddisfare anche solo qualche desiderio come una breve vacanza durante l’anno o assicurare un aiuto ai nipoti per i loro studi. Così meglio investire il gruzzolo per acquistare direttamente la propria abitazione, quasi sempre la prima casa.
Ma c’è anche un secondo fronte: la casa come occasione per realizzare il sogno della propria vita. Una seconda abitazione, minima, piccolo taglio - mono o bilocale – da destinare alle proprie vacanze o al limite a quella della famiglia.
L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa nel primo semestre del 2016 ha messo in evidenza proprio questo fenomeno: il 14,8% degli acquisti è stato effettuato da persone ormai uscite dal mondo del lavoro e in pensione definitivamente. Rispetto ad un anno, per esempio, fa (primo semestre 2015) si registra così un aumento della percentuale di acquisto da parte di pensionati, si passa infatti dal 9,2% al 14,8% attuale. Quasi un raddoppio di questa fascia di soggetti.
I pensionati nel 60,1% dei casi hanno comprato l’abitazione principale, nel 27,5% dei casi hanno comprato per investimento ed infine il 12,4% degli acquisti ha riguardato la casa vacanza.
Rispetto ad un anno fa aumentano le percentuali di acquisti per abitazione principale e per investimento (rispettivamente del +0,9% e del +1,3%). Restando su questo target di acquirenti è stato anche rilevato che solo il 16,7% degli acquisti è stato effettuato con l’ausilio di un mutuo bancario, a conferma della disponibilità di un proprio tesoretto pronto per essere investito o comunque tolto da altri strumenti finanziari oggi decisamente poco remunerativi. E infatti l’83,3% delle compravendite è avvenuto senza l’intervento da parte di istituti di credito o società finanziarie.
Rispetto al primo semestre del 2015 aumenta leggermente la percentuale di coloro che acquistano con mutuo, un anno fa infatti si attestava sul 15,8% contro il 16,7% di questo semestre.
Le richieste dei pensionati si sono concentrate maggiormente sui trilocali (33,9%), seguiti dai bilocali (27,8%) e dai quattro locali (16,2%); ville, villette, rustici, case indipendenti e semi-indipendenti compongono insieme il 12,8% degli acquisti. Il 66,3% dei pensionati che sono stati intervistati risulta inoltre coniugato, il 17,6% è vedovo, l’8,3% è separato/divorziato e il 7,8% è celibe/nubile.
Questo succede per chi acquista. Ma chi sono coloro che invece vendono i propri immobili? Spostando quindi l’attenzione sui venditori risulta che un quasi un terzo di coloro che hanno venduto casa nel primo semestre del 2016 è un soggetto in pensione (32,0%). Il 58,1% dei pensionati ha venduto per reperire liquidità, il 28,2% per migliorare la qualità abitativa ed il 13,7% per trasferirsi in un altro quartiere o in un’altra città.
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