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26 Settembre 2016
Cresce la disponibilità di credito e di mutui per le famiglie, sempre più orientate a puntare nuovamente sulla casa di proprietà come forma di investimento, ma anche come strumento di risparmio per i propri figli. I dati che confermano questa tendenza arrivano dall’ultima rilevazione dell’Ufficio studi di Tecnocasa, che sottolinea come sul fronte dei mutui,”prosegue il trend positivo, con erogazioni in aumento da due anni”, evidenziando che nel primo trimestre 2016 le famiglie hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 11 miliardi, pari ad un incremento del 55% (per un controvalore di +3,9 miliardi) rispetto al 2015.
Le compravendite L’analisi delle compravendite realizzate attraverso le agenzie affiliate al gruppo evidenzia che il 76,5% ha interessato l’abitazione principale, il 16,7% la casa come investimento e il 6,8% la casa vacanza.
Tempi di vendita I tempi di vendita si sono ridotti di una decina di giorni rispetto a un anno fa. A luglio 2016 si sono attestati intorno a 159 giorni nelle grandi città, 180 giorni nell’hinterland delle grandi città e 170 giorni nei capoluoghi di provincia, in diminuzione rispetto ad un anno fa.
Tipologia della domanda Dall’analisi della domanda di abitazioni emerge una maggiore concentrazione delle richieste sul trilocale (40,6%), seguita dal quattro locali (23,9%). Rispetto a sei mesi fa aumenta la percentuale di domanda sui trilocali e diminuisce quella sugli altri tagli. Nel dettaglio, inoltre, emerge che il 76,5% degli acquirenti ha acquistato l’abitazione principale.
La spesa disponibile Dall’indagine sulla disponibilità di spesa emerge che aumenta la percentuale nelle fasce più basse (fino a 169 mila euro di valore di dell’abitazione); in generale si registra una maggiore concentrazione nella fascia fino a 119 mila euro.
Gli affitti Tema interessante per le sue dinamiche di ripartenza anche il mercato delle locazioni: l’andamento dei canoni nelle grandi città registra un aumento dello 0,7% su monolocali e bilocali e dello 0,8% sui trilocali. La domanda è sostenuta, e i canoni in leggero ribasso. Diverse città registrano i primi aumenti dei canoni di locazione. Il contratto più praticato è quello a canone libero, tuttavia aumenta l’interesse per il contratto a canone concordato, una nuova formula che sta piacendo sia a chi affitta - per via del forte sconto fiscale con la cedolare secca al 10% - sia per chi prende in affitto l’immobile per via della tutela assicurata da questa nuova formula.
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