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23 Ottobre 2017
È sempre il Fisco il primo vero e più affidabile termometro dei cambiamenti del mercato immobiliare. E secondo gli ultimi dati che arrivano dall’Agenzia delle Entrate, e cioè il numero dei passaggi di proprietà sottoposti a tassazione, il trend positivo è in continua crescita, un mercato cioè che conferma l’aumento della domanda e di conseguenza delle compravendite.
I mutui ancora convenienti, i prezzi delle abitazioni ormai a livelli minimi e una rinnovata fiducia nel mattone, anche come forma di investimento, hanno determinato tutto ciò.
Negli ultimi anni il mercato immobiliare ha visto i prezzi scendere progressivamente e questo ha comportato un cambiamento a livello di tipologie immobiliari richieste determinando uno spostamento sui tagli più grandi. In questa prima parte dell’anno però grazie anche al ritorno degli investitori la tendenza inizia a dare segnali di inversione, registrando interesse anche per i tagli più piccoli.
L’offerta sembra assottigliarsi, soprattutto sulle tipologie di qualità. I tempi di vendita sono in lieve diminuzione, in particolare, se l’immobile è correttamente valutato.
L’analisi della domanda evidenzia che la tipologia più richiesta, confermando comunque ancora una volta un trend già evidenziato in precedenza, è il trilocale, che raccoglie il 40,1% delle preferenze, a seguire il quattro locali con il 24,7%, il bilocale con il 22,9%.
A luglio si registra un aumento della concentrazione delle richieste sui quattro locali e sui monolocali, rispetto ai sei mesi precedenti. A Milano i bilocali tornano a raccogliere la maggioranza delle richieste.
Intanto, l’ultima e unica variabile che ancora pesa sul futuro del mattone, resta la dinamica dei prezzi. Secondo le ultime stime, tuttavia, per la fine del 2017 si prevede il raggiungimento della stabilità dei valori almeno per le grandi città, ma il dato più preoccupante è l’ulteriore diminuzione dei valori per l’hinterland delle stesse città e per i capoluoghi di provincia, trend confermato anche dal sentiment della maggior parte delle reti di vendita sul territorio. Prezzi in lieve rialzo sono attesi per il 2018 solo nelle grandi città (una crescita entro il 2%). Le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 550-570 mila.
Sul versante delle locazioni, invece, ci si aspetta ancora leggeri ritocchi al rialzo per le grandi città. L’andamento generale dell’economia e dell’occupazione nonché il comportamento degli istituti di credito, incidendo sulla fiducia dei potenziali acquirenti, contribuirà a confermare o meno questo scenario di mercato. Un minimo di sospiro, invece, dai tempi di vendita incoraggianti per chi decide di mettere sul mercato un proprio immobile da vendere.
I tempi di vendita sono in diminuzione rispetto a un anno fa ed attualmente nelle grandi città sono di 141 giorni, nei capoluoghi di provincia di 167 giorni e nei comuni dell’hinterland delle grandi città di 162 giorni.
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