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Perchè affidarsi al giusto certificatore energetico?

23 Dicembre 2015

Sembra quasi assurdo: spesso per la nostra casa ci si mette nelle mani di un qualsiasi sconosciuto per una valutazione della sua affidabilità energetica.

Eppure, chi certifica la classe energetica della propria abitazione è un po’ come il medico di famiglia: a lui si demanda ogni iniziativa per farci stare meglio. Dallo scorso 12 ottobre, è entrato in vigore l’obbligo di predisporre il nuovo modello Ape, l’attestato di prestazione energetica, il documento che certifica quanto la nostra casa consuma, se troppo e male, e quanto ci costa in più, quanto paghiamo in bolletta oltre il giusto necessario.

Questa certificazione, importantissima anche per le nostre tasche, è previsto debba essere fatta da un tecnico professionista. E per primo, proprio il documento Ape richiama l’attenzione e la cura con cui si deve scegliere il professionista certificatore, richiamando anche a una opportuna diffidenza verso chiunque offra analisi e diagnosi a basso o bassissimo costo, il più delle volte offerte sui siti web, tutto fatto online e peggio, senza aver mai visto, visitato, ispezionato l’immobile o l’appartamento.

Preparare un documento Ape, e la normativa e? chiara, significa effettuare almeno un sopralluogo a cui poi si aggiunge altro tempo per raccogliere informazioni, dati, procedere a calcoli e infine simulare e programmare interventi che potenzialmente potrebbero introdurre importanti miglioramenti per le prestazioni energetiche dell’abitazione e di risparmio.

E se comunque il migliore strumento per impostare un progetto di risparmio energetico è la diagnosi (che approfondisce lo studio dei consumi reali dell’abitazione e altri aspetti strutturali e impiantistici), la certificazione e le sue prime indicazioni utili agli interventi di risparmio è un passaggio cruciale per stimolare questo interesse.

Il nuovo Ape, per questo motivo, prevede anche che il certificatore indichi al cittadino quanto i singoli interventi o la loro somma possano introdurre in termini di miglioramento della classe energetica e dell’indicatore che rappresenta il fabbisogno di energia dell’abitazione stessa.

A questa indicazione si affianca il dato più importante ovvero il cosiddetto “tempo di ritorno dell’investimento”: insomma investo una cifra precisa, realizzo gli interventi e dopo un numero preciso di anni ho recuperato, attraverso una minor spesa per l’energia, cioè bollette molto meno care, il mio investimento iniziale.

Negli anni successivi questo significa monetizzare il nuovo risparmio energetico – soldi che non spendo più - come puro e semplice ricavo economico della mia operazione di risparmio energetico. Consumo meno, spendo meno. Ma la scelta decisiva è a monte: la scelta del certificatore.

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