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27 Agosto 2015
È importante scegliere i giusti punti luce e non dimenticare il risparmio energetico
Quando ci si trasferisce in una nuova casa una delle questioni più delicate da affrontare è quella dell’illuminazione: non si tratta infatti di un tema da tralasciare, trattandolo con leggerezza, ma piuttosto bisogna riuscire a ottenere il risultando migliore, passando attraverso delle scelte all’insegna del risparmio energetico.
Per scegliere dove collocare i punti luce, bisogna in primo luogo considerare la dimensione e la forma del locale, valutando poi la destinazione d’uso dell’ambiente: a seconda infatti della stanza in cui ci si trova si deve optare per una tipologia di illuminazione diversa. Partiamo quindi dal prendere in considerazione la zona giorno, ovvero quella dove si svolgono varie attività differenti e che quindi richiede diverse soluzioni.
Per la zona dedicata al relax e alla televisione la luce deve essere uniforme, ma non troppo intensa, altrimenti si rischierebbe di affaticare la vista: una buona soluzione consiste quindi nell’unire l’illuminazione offerta da una lampada da terra a quella di alcuni faretti incassati nel soffitto. Inoltre potete anche pensare di utilizzare un dimmer per variare l’intensità della fonte luminosa.
La cucina invece è per eccellenza il luogo del lavoro e quindi necessita di una luce intensa, meglio se addirittura priva di ombre: per illuminare al meglio i piani di lavoro, i fuochi e anche le pagine dei libri di ricette è opportuno scegliere una fonte di illuminazione diretta, quindi la soluzione migliore può essere quella di incassare dei faretti nei pensili sopra alle zone di maggiore interesse.
Nella zona notte invece si predilige la luce diffusa, che si può ottenere in vari modi: plafoniere, applique e lampadari sono perfetti per ottenere l’effetto desiderato; oltre ad essi si possono aggiungere fonti di luce in alcuni punti strategici, per comodità, come per esempio sui comodini, vicino a una specchiera o nei pressi degli armadi.
Una soluzione intelligente può essere quella di illuminare anche l’interno dell’armadio o della cabina armadio: in questo caso è importante scegliere i materiali giusti, per esempio faretti alogeni o tubi fluorescenti, che proiettano la luce senza causare danni ai tessuti o alterare i colori dei capi.
C’è poi la cameretta dei bambini, un luogo destinato ai giochi e ai compiti: è utile quindi posizionare una fonte di luce principale a soffitto, che così non può essere urtata, e affiancarle una lampada da tavolo da posizionare sulla scrivania.
Infine, per gli appassionati d’arte, c’è l’annoso problema dell’illuminazione dei quadri: si può dire che generalmente la scelta migliore è quella che prevede la fonte di luce in alto, ottenuta con uno o due spot; se però, ad esempio, un quadro è molto ampio è meglio optare per una luce diffusa, ottenibile grazie a proiettori con fascio detto wallwasher. Per quanto riguarda la scelta tra un tono caldo e uno freddo, è consigliabile che la tonalità della luce sia quanto più vicina possibile a quella dei colori del quadro.
Per ottenere quindi una buona illuminazione nella propria casa non si deve pensare di dover illuminare il più possibile, ma al contrario è bene scegliere pochi, ma efficaci, punti luce e così facendo anche il portafoglio ne trarrà beneficio.
Inoltre le nuove tipologie di lampadine contribuiscono alla riduzione della bolletta: infatti installare lampadine a risparmio energetico permette di ridurre il consumo annuo di elettricità del 75% e se invece si ricorre a lampadine a LED si può arrivare addirittura all’80-90% di risparmio. Con qualche piccolo accorgimento non solo la vostra casa sarà luminosa, ma diminuirete anche il consumo di energia.
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